27 luglio 2007

Palmegiani Francesco: Orvinium

Palmegiani Francesco



Rieti e la Regione Sabina

Edizione della Rivista “Latina Gens” 1932


ORVINIO
Marco Terenzio Varrone, parlando delle città in potere degli Aborigeni, nomina anche un “Orvinium” e lo loda “per la sua ampiezza e nobiltà in cui ancor si vedeano i fondamenti delle sue muraglia, i sepolcri di antica costruzione con i loro recinti sulle alture dei colli, ed un tempio molto antico di Minerva nella sua rocca…”. Ma la “Orvinium” di Varrone non è quella di cui noi intendiamo parlare. La antica “Orvinium” o Corvinio, è stata per i più, identificata nella località dell’odierno Corvaro, nella regione dei Cicoli, e il Martelli ne ha preso ragione, per aumentare il numero delle sue città, Sicule di origine.
Qualche scrittore però, tra cui il Mattei, che si appiglia al fatto che Canemorto, in alcune carte geografiche, è chiamato Orvinio, e lo stesso Sperandio, non esitano a vedere “Orvinium” a Canemorto, vale a dire, nella località della odierna Orvinio (Il Guattani parla delle lapidi di Sabidio e di Corbino che oggi si chiama Corbaro e per meglio spiegarsi, dice: “dove nacque il famoso antipapa Nicolò V”. Dunque, anch’egli ammette che la antica Orvinium non fosse nel luogo della odierna.)
Lo Chaupy, a sua volta, collocherebbe “Orvinium” dove oggi è Moricone, basandosi sul fatto che, in quella località, ci sono avanzi di una certa importanza.
Ma questa non è una prova plausibile.
Orvinio odierna, si eleva imperiosa su una amena collina, a circa 840 metri sul livello del mare. Vi si può giungere attraverso la bella Salaria dalla quale si devia, proprio al bivio di Orvinio; dista da Rieti capoluogo 48 Km.
Fino al 1860 ebbe il nome di Canemorto, da allora ha preso il nome di Orvinio.
Sembra che Canemorto sia stato uno dei centri fatali nella tremenda lotta contro i Saraceni. Questi ultimi avrebbero ivi subito una grande disfatta da parte delle truppe di Carlo Magno.
In una rivista storica del 1842, è detto che dopo questa strage, la località avrebbe preso “il nome di Canimorti, deponendo quello antico di Orvinio”.Il Biondi illustrando una antica iscrizione rinvenuta sul monte di “Pietra Demone” dice che, nel medioevo, il territorio si chiamava “Malasorte”. Infatti, vari atti del regesto farfense, parlano di terre