27 luglio 2007

Marocco Giuseppe: Orvinium

Marocco Giuseppe



Monumenti dello Stato Pontificio – 1833
Roma Tipografia BOULZALER

Pag. 143 CANEMORTO

A contatto colla Comarca di Roma, e nel confine del territorio di Rieti sulla sommità di un colle si vede questo borgo, il di cui nome adir vero non molto piace, non essendosi potuto trovare la vera causa della sua origine.
Anche in latina favella si legge canis mortuus, si nelle scritture che in altre memorie di esso, e rustica tradizione si è che costì un suo tiranno morendo fosse fatta una festa popolare dicendosi da ciascuno per metafora il Can è morto , e che da ciò ne derivasse il nome al sito, che avea signoreggiato. Altri con più fondamento dicono che da un cane idrofobo costì ucciso, che avea arrecato notabile danno ai popolari siasi piuttosto denominato, ma le une, e le altre opinioni sono inconcludenti.
Si contano in Canemorto 1225 abitanti, che attendono alle loro campagne, e sono soggetti ad una chiesa parrocchiale consacrata a S. Niccolò di Bari nel 1536.
Spettò al Monastero di S. Maria in Valle, e finalmente perviene all’ecc.ma famiglia Borghese.
Il Guattani pretese che vi esistesse l’antica città di Orvinio per molti ruderi che ha d’intorno, ma vi furono antiquari chiarissimi, che opinarono diversamente.


Comarca: territorio dello Stato Pontificio corrispondente in parte all’attuale provincia di Roma. Capoluogo della Com’arca divenne Roma; era divisa nei distretti di Roma, Tivoli e Subiaco.



TOMO I

Pag. 61
Orvinio (Orvinium…) città nobile che avea magnifici sepolcri ed un tempio dedicato a Minerva creduta da Chaupy a Moricone, città senza dubbio famosa, malmenata da Cincinnato e battuta da Orazio Pulvillo. In Corvaro, o Corvaro la pretende il sig. Guattani, ove ebbe il nascimento Nicolò V antipapa, sebbene io mi appigli allo Chaupy, poiché presso Moricone vi sono avanzi grandiosi