05 marzo 2007

L'origine delle parole.

Stralcio del libro "Monti Lucretili" di Gilberto De Angelis. Dizionario geografico di R. Gelsomino:

CANEPINE, CANNAVINE.
In origine con l’espressione “alle cannavine” i parlanti indicavano i terreni ove venivano coltivate piante di canapa (per farne tela da sacchi e cordami), poi terreni adatti a quella coltura, cf. Giammarco (V, 13, pag.96; VIII,28,pag.133) “terreno piano, grosso, fertile, irriguo”.

CHIUSA
Dal latino clausus, clusus. Serie di sbarramenti posti in una ripida valle, i quali dovevano frenare l’impeto delle acque.

CIVITELLA
Il Fatucchi ha esaminato anche archeologicamente le otto Civitelle della fascia da lui studiata, il confine caldo tra Longobardi (che attaccavano da Ovest, Toscana) e Bizantini che stavano ad est (Umbria, Romagna). Il Fatucchi ha osservato che si tratta di impianti militari su alture dotate di un vastissimo raggio visuale, a volte l’una in vista dell’altra.
In pratica la Civitella è una piccola città (civitas dal tardo antico) murata, è un impianto militare rapido, cioè di rapido approntamento. Sarà servito per un insediamento militare di emergenza, inserito in un sistema di segnalazione a vista, con truppa attendata che poteva scendere a contrastare movimenti ostili.
La Civitella, frazione di Licenza, m.725. E’ un’altura isolata, con ampia visuale a sud, verso la Valeria. Ha costruzioni sulla cima e sui pendii. Fa parte di un sistema militare con il Castello di Licenza e Colle Franco probabile stanziamento di mercenari Franchi del Ducato Romano.

COSTA
Dal latino Costa, “costa, fianco”

FOSSO
Da fossus “scavato”. In origine indicava il canale scavato, ma nei Lucretili si può dire che quasi tutti i solchi vallivi, gli impluvi, ecc., sia che ci corra acqua perenne, sia che l’acqua sia solamente quella piovana, sono stati etichettati dagli abitanti “fosso”.

FRATTA
La Fratta è la tipica fortificazione rapida dei Bizantini, una linea, una fascia di una specie di cavalli di Frisia, per impedire il passaggio alla cavalleria longobarda. Il termine si trova in genere al singolare lungo tutta la zona di confine tra Romani e Longobardi.
Nel Rizzi Zannoni si legge “Monte delle Fratte” su una catena, che è il massiccio tra il M. Civitelle e S. Maria in Vallis Bona, per una certa ampiezza tra Orvinio e Scandriglia.

LA GUARDIA
“Guardia”, la, dal germanico Wardia, è stato portato dai volontari germanici nell’esercito imperiale romano, donde è entrato nel Latino parlato nel Tardoantico, e di qui nelle lingue neolatine. Indicava posto, gruppo, servizio di osservazione, ecc. di solito a turni.
La Guardia, di Orvinio (“Colle della Guardia”. Controlla gli accessi dalla Valle del Turano a questo nodo di vie di comunicazione. Distanza dal paese metri 500.

MORRA
m.1.036 è uno dei rilievi che meglio caratterizzano il panorama dei Monti Lucretili, interessante per i periodi preistorici e storici.
Morra è un termine assai diffuso nell’Italia Centrale, murra/mura, morra/mora, “pietra, mucchio di pietre, vivo nell’Abruzzo, ove una morra di pecore indica una grossa quantità di pecore. Esso comporta anche un più usato accrescitivo Morrone e un diminutivo Moretta, o Pietra Demone.

PELLECCHIA
E’ una lunga cimata Nord-Sud di circa 4 km culminante a sud con il Pizzo di Pellecchia m.1.325, la massima elevazione dei Monti Sabini Meridionali. Le carte Rizzi-Zannoni avevano registrato “Pennecchio” , toponimo ancora usato a Orvinio. Pennecchio risale a Penniculus, diminutivo latino di Penna/Pinna, voce assai diffusa nella toponomastica abruzzese per indicare località poste su di un’altura scoscesa.

PISCIARELLO
“Filo d’acqua” termine diffuso, specie con Fosso, vivo anche nel parlato:”da quella fontana viene un pisciarello d’acqua”.

ROSCIA
“La pozzanghera, grossa pozza d’acqua”, che può servire da abbeveratoio e sguazzatolo per equini e bovini. Le Rosce di Orvinio.
La spiegazione di Paolo Festo, pag.282 Lindsay nell’agro reatino Rosea è il campo umido per la rugiada, etimologia popolare per accostamento a ros, roris “rugiada”.
Il termine drausia “pozzanghera” peculiare dell’Italia Centrale con troscia “pozzanghera”.
Roscia, discendente dal reatino Rosea, è un sabinismo vivente nel parlato (roscia, rosce, roscetta, roscella). “Droscia” potrebbe essere un ipercorrettivo su “roscia”.

SERRA, SERRECCHIA
Dal latino serra, sega. Piccole montagne con cresta a sega. Nei Lucretili il termine è applicato ad alture minori (nell’uso Le Serre). Questo termine ha goduto più fortuna nell’America Meridionale, le Sierras.